Una rivoluzionaria bellezza

Ospiti della RSA e ragazzi dell’I.C. Caroli si incontrano attorno alla bellezza: nascono idee rivoluzionarie e una mostra presso il comune di Stezzano.

Una rivoluzionaria bellezza

Ospiti della RSA e ragazzi dell’I.C. Caroli si incontrano attorno alla bellezza: nascono idee rivoluzionarie e una mostra presso il comune di Stezzano.

Dal 7maggio al 12 maggio il palazzo comunale ha ospitato la mostra “una rivoluzionaria bellezza”. Il percorso espositivo consta di due istallazioni artistiche realizzate dalle ospiti di Villa della pace e da alcuni ragazzi di terza media dell’istituto comprensivo Caroli di Stezzano.

Le opere desideravano provocare nei visitatori domande attorno al tema della bellezza. “Nella mostra dello scorso anno -spiega la presidente della RSA Imelde Bronzieri- ci siamo resi conto che il volti e gli sguardi dei nostri ospiti sapevano raccontare una bellezza insolita, ma intensa. Certamente nei loro volti non c’è quella bellezza stereotipata che ci invade le nostre vite e che ci fa sentire sempre inadeguati rispetto ai canoni. È una bellezza che racconta una storia fatta di valori e di scelte. Unica e irripetibile, per questo da non perdere. Abbiamo pensato che soprattutto i nostri ragazzi avrebbero dovuto entrare in contatto con questa idea di bellezza plurale e inclusiva”.

Questi pensieri hanno condotto a un percorso lungo circa un anno in cui il laboratorio artistico di Villa della pace e il laboratorio d’arte della scuola media inferiore  hanno dialogato interrogandosi su cosa sia la bellezza e per quali vie, quali storie, essa si propaghi. Questo lavoro di approfondimento e valorizzazione ha portato alla creazione di due istallazioni che hanno preso corpo nella sede comunale.

“ Io e tutta la giunta- racconta il sindaco Avv. Simone Tangorra- abbiamo accolto con entusiasmo l’occasione di accogliere la mostra. La nostra bella sede comunale deve diventare sempre di più casa di ogni stezzanese. In particolare con questa iniziativa volevamo mettere al centro della vita cittadina gli ospiti di Villa della pace, dopo il lungo isolamento forzato dovuto alla pandemia. L’incontro tra ragazzi e ospiti è quel tipo di incontro che desideriamo sostenere, solo se tutti gli appartenenti alla comunità interagiscono si può creare quella cultura e quel clima che permettono la vera inclusione”.

La prima istallazione era costituita da una scacchiera di totem. La bellezza è d’altra parte una dimensione idolatrata nella nostra società. Tuttavia questi totem erano realizzati di segni e colori che raccontavano infinite possibilissimo e interazioni, come quelle che si sono avute nei laboratori. Sopra i totem dei cappelli che avevano il compito di raccontare la particolare declinazione che la bellezza aveva lasciato nella vita di ciascun ospite e ciascun ragazzo. Ma perchè i cappelli? Il dott. Stefano Facoetti, responsabile della equipe psico-educativa della nostra RSA, racconta: “ abbiamo pensato di creare i cappelli perché volevamo raccontare la bellezza che ciascuno ha in testa, mettendocela in testa. Ogni rivoluzionario che ha portato cambiamenti significativi nella storia l’ha fatto con un cappello in testa: Napoleone, il Che o Coco Chanel nono iconicamente ricordati con il loro copricapo”. Alla realizzazione di questi opere d’arte da indossare hanno lavorato con entusiesmo le sapienti mani delle volontarie di Carivipa.

Nella seconda istallazione traverso i nove schermi presenti è stato possibile vedere posare per foto divertite o intense gli ospiti e i ragazzi. Ciascuno rappresentava la particolare traccia di bellezza che lascia nel mondo. “ È fondamentale che i ragazzi siano coinvolti in questi percorso di consapevolezza e inclusione” ha sottolineato la diricante scolastica Dott. Alice Adami durante l’inaugurazione del 7 Maggio. 

La mostra che ha goduto di un ottima accoglienza e una numerosa partecipazione da parte della cittadinanza pare avere tutti i presupposti per essere il primo passo di un lungo e appassionato percorso che unisce queste tre istituzioni.