Il pranzo dei tigli

Due giorni di festa per accogliere i propri figli come a casa propria

Il pranzo dei tigli

Due giorni di festa per accogliere i propri figli come a casa propria

Sabato 23 e domenica 24 settembre presso l’Rsa Villa della Pace di Stezzano si sono sentiti molti
più tintinnii di posate e cin cin di cristalli e risate del solito.
Gli ospiti della struttura hanno aperto le porte di saloni e giardino ai parenti per “il pranzo dei
tigli”.
La dedica del pranzo non è solo rivolta al doppio filare del bell’albero che ombreggia il giardino che
ha ospitato il pranzo. Bensì si riferisce all’origine mitologica del tiglio. La ninfa Filira dopo aver
partorito il centauro Chirone fu trasformata nel tiglio pur che non perdesse la vita. L’albero come la
ninfa sapeva donare pace e tranquillità a chi le si avvicinasse.
Allo stesso modo il pranzo di Villa della Pace è stato un momento di convivialità e condivisione per
le famiglie, ospiti, volontari e operatori. Se da un lato la scelta della Rsa può essere controversa,
ritrovarsi a condividere un pasto distende e rasserena. Ma questo invito ha un ulteriore sapore. Gli
ospiti sono generalmente abituati a ricevere cure dalle proprie famiglie d’origine. Al contrario in
questo fine settimana gli abitanti di Villa della Pace hanno invitato i figli, hanno ripercorso l’atto del
nutrire le proprie famiglie così come quando erano abbastanza in forze per prendersi cura dei figli.

Soddisfazione e orgoglio erano sui loro visi.
In due giorni lo chef Saverio ha cucinato e sfornato piatti per circa 250 persone. La condivisione
del cibo con chi si ama nutre tanto il corpo quanto l’anima. È un farmaco in piena regola. Questo
era ben chiaro a tutto il personale, in primis alla coordinatrice Dott. Stefania Gambarelli che per
una volta ha unito alle sue competenze sanitarie l’organizzazione una grandissima sala da pranzo
e supportata dal resto del suo team- Asa, infermieri, educatrici e volontari- ha regalato un incontro
speciale alle famiglie di Villa della Pace.
La presidente Imelde Bronzieri ha colto l’occasione di fare un bilancio degli ultimi mesi: ha
ringraziato l’amministrazione comunale, era presente sia il sindaco dott. Simone Tangorra e parte
della giunta, per il sostegno e l’accompagnamento durante la non semplice impresa di
climatizzazione dell’intera struttura e la installazione dell’impianto fotovoltaico. Vicini alla comunità
di Villa della Pace anche il parroco don Cesare e i curati, don Davide e don Mattia, che hanno
condiviso questo momento, testimoniando la vicinanza di tutta la parrocchia.

“La cura si declina in ogni aspetto della nostra vita, assolutamente l’attenzione alla salute dei nostri
ospiti e al loro benessere, ma è valida solo se c’è attenzione all’ambiente e alle piccole cose, ai
dettagli che fanno sapore a ogni giorno. Vi auguro quindi di gustare questo momento con i vostri
cari. Ogni cosa è cura!” Questo è stato l’augurio che ha aperto i pranzi e una buona chiusura per
noi che raccontiamo.